A cura di: Eleonora Morini
Asportazione del seno sano in donne con tumore all’altro seno: una pratica troppo frequente dovuta a scarsa conoscenza
Autore: Rosenberg SM “Annals of Internal Medicine” settembre 2013Sebbene la mastectomia, e l’eventuale intervento ricostruttivo, non sono procedure complesse, esse possono essere comunque gravate da conseguenze invalidanti, come dolore, mancanza di sensibilità o perdita della forza, limitazione nei movimenti del braccio e vanno quindi effettuati solo se necessari. Per due anni gli autori hanno intervistato e somministrato questionari a 123 donne con tumore accertato ad un seno, che hanno deciso di effettuare la mastectomia controlaterale profilattica. I questionari somministrati prevedevano molte domande cui le pazienti hanno risposto attribuendo un grado decrescente di importanza (da estremamente a per nulla rilevante). E’ emerso che:
- in un’ampia maggioranza dei casi la scelta dell’intervento è stata fatta in primo luogo per paura di avere o un tumore controlaterale o metastasi, o per mancanza di fiducia negli esami strumentali, o per aumentare la sopravvivenza; solo il 20-30% ha ritenuto più importante nella scelta dell’intervento la presenza dei riconosciuti fattori di rischio (per esempio storia familiare e alterazioni genetiche) o le indicazione dei medici;
- l’82% delle donne, nonostante abbia affrontato l’intervento, non pensa che ciò abbia realmente un effetto sulla propria sopravvivenza;
- il 50% ha riferito di non aver parlato adeguatamente col proprio medico circa le ragioni per decidere il tipo d’intervento;
- il 30-40% ha dichiarato che le conseguenze fisiche e psicologiche dell’intervento sono state peggiori di quelle attese.
Emerge chiaramente dallo studio che molte donne sovrastimano sia il rischio di un tumore primitivo all’altra mammella sia i benefici della mastectomia profilattica controlaterale, mentre sottostimano le conseguenze di un intervento più demolitivo. Ciò suggerisce la necessità di migliorare la comunicazione tra medico e paziente per chiarire a tutte i reali rischi e per permettere un processo decisionale che sia basato sull’evidenza e non su uno stato d’animo condizionato dallo specifico momento.
Perceptions, knowledge, and satisfaction with contralateral prophylactic mastectomy among young woman with breast cancer, Rosenberg SM
“Annals of Internal Medicine” settembre 2013
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