A cura di: Eleonora Morini
Contrastare le malattie non trasmissibili senza l’intervento di medici ed infermieri? E’ possibile e si risparmia pure!
Autore: Gaziano TAGli autori hanno valutato se gli assistenti sociali, usando un semplice indicatore di rischio cardiovascolare, fossero in grado di identificare, con la stessa accuratezza di medici ed infermieri, soggetti ad elevato rischio di sviluppare eventi cardiovascolari.
Lo studio ha coinvolto 4 paesi (Bangladesh, Guatemala, Messico e Sud Africa) in cui sono stati reclutati 42 assistenti sociali. Non erano necessarie specifiche competenze o istruzione, era richiesto solo che l’assistente risiedesse nella stessa regione in cui doveva effettuare lo screening e parlasse correttamente il dialetto locale.
In due mesi più di 4000 persone sono state valutate, individuando il loro rischio di sviluppare eventi cardiovascolari nei successivi anni, grazie ad un indicatore che teneva in considerazione: l’indice di massa corporea, l’età, il sesso, il valore della pressione sistolica, il fumo e la presenza o meno di diabete. I dati prodotti dagli assistenti sociali erano praticamente sovrapponibili a quelli prodotti da personale sanitario, l’accuratezza era del 97%. Così facendo sono stati individuati quasi 300 persone, il 6% della popolazione esaminata, con un elevato rischio di avere eventi cardiovascolari nei successivi 5 anni, per i quali è stato necessario un intervento medico.
Questo articolo è di notevole attualità e propone una soluzione innovativa per cercare di affrontare la pandemia delle malattie non trasmissibili in realtà dove le risorse economiche sono notevolmente ridotte ed il contesto sociale rende difficile intervenire. La prevenzione viene quindi spostata in ambito sociale e non sanitario, affidata a figure professionali che, stando a stretto contatto con buona parte della popolazione, riescono a vincere la diffidenza ed i preconcetti e riescono a raggiungere anche gli strati sociali più disagiati. Inoltre, ciò comporta vantaggi aggiuntivi rappresentati dalla ottimizzazione degli impegni del personale sanitario e dal risparmio di fondi che si rendono disponibili per altre finalità.
An assessment of community health workers’ ability to screen for cardiovascular disease
risk with a simple, non-invasive risk assessment instrument in Bangladesh,
Guatemala, Mexico, and South Africa: an observational study, Gaziano TA,
“The Lancet”, settembre 2015
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