A cura di: Serena Pezzilli
Il nostro scheletro ci dice quanto mangiare
Autore: Mosialou I. et al.I ricercatori del Columbia University Medical Center di New York hanno identificato nel tessuto osseo una nuova molecola in grado di regolare il centro dell'appetito che risiede nel cervello: l’ormone lipocalina 2 (LCN2).
La scoperta, oltre a gettare nuova luce sull’equilibrio tra i vari processi metabolici, apre un nuovo spiraglio nella cura di diverse patologie correlate, almeno in parte, all'alimentazione, come l'obesità, il diabete di tipo 2 (quello dell’adulto, generalmente in sovrappeso) e altre disfunzioni metaboliche.
Studi precedenti avevano già mostrato l'importante funzione “endocrina” delle ossa, ma il team americano ha focalizzato l’attenzione sulla lipocalina 2, una molecola presente nelle cellule adipose. Non solo ha dimostrato che la lipocalina 2 viene prodotta in concentrazioni dieci volte superiori negli osteoblasti (le cellule che creano l’osso), ma ne ha anche evidenziato, almeno nei topi, il ruolo nella regolazione dell’appetito e nel metabolismo del glucosio. Gli animali privi della lipocalina 2 avevano, infatti, un appetito superiore ed un innalzamento della glicemia, mentre al contrario in quelli in cui veniva somministrato l’ormone si osservava una riduzione del peso ed un miglioramento dei livelli di glicemia.
Molti aspetti restano da chiarire come il motivo per cui il tessuto osseo sia coinvolto nella regolazione dell’appetito e, ancora più importante, se nell’uomo lipocalina 2 abbia gli stessi effetti osservati nel topo. In attesa di questi nuovi studi ci accontentiamo di sapere che nel sangue dei pazienti diabetici, che oltre all’alterato metabolismo degli zuccheri hanno anche una marcata tendenza all'obesità, la concentrazione della lipocalina 2 è ridotta, suggerendo che questo ormone possa giocare un ruolo importante anche nell’uomo nel predisporre all’obesità.
MC4R-dependent suppression of appetite by bone-derived lipocalin 2.
Mosialou I. et al. Nature February 2017
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