A cura di: Guido Silvestri
Il virus buono, Rizzoli 2019
Autore: Guido SilvestriCome si può immaginare dal titolo, si racconta il volto “buono” dei virus. Perché dei virus sappiamo la faccia cattiva – quella delle epidemie di vaiolo, polio, influenza... fino a AIDS e Ebola. Ma in realtà il mondo dei virus è molto più variegato, ed è proprio questa complessità che ho provato a raccontare al grande pubblico.
Descrivendo una serie di importanti scoperte degli ultimi 15-20 anni che hanno ampliato in modo enorme la nostra conoscenza dei virus, e di come interagiscono col sistema immunitario. Rivelando, appunto, come i virus non sono sempre e soltanto dei nemici cattivi, ma al contrario, possono essere i nostri migliori alleati.
Il tutto nasce dall’avere avuto la fortuna di imbattermi in una di queste scoperte. Fu quando osservammo, a fine anni ’90, che mentre il virus HIV e’ un killer spietato per la specie umana (>40 milioni di morti di AIDS), i suoi cugini SIV sono innocui per scimmie africane come i cercocebi e i clorocebi. Negli anni successivi scoprimmo i meccanismi responsabili per questa clamorosa differenza di prognosi tra l’uomo e le scimmie africane.
Ma nello stesso periodo altre scoperte hanno anch’esse rivelato la “faccia buona” dei virus. Lo studio del cosiddetto “viroma” con tecniche di biologia molecolare ha rivelato l’enorme numero di virus commensali che popolano il nostro corpo (e l’ambiente che ci circonda) senza causare alcun problema. L’osservazione che il nostro genoma contiene migliaia di copie di elementi virali integrati nel DNA è stata seguita dalla affascinante scoperta che alcuni di questi “retrovirus endogeni” svolgono funzioni essenziali per la nostra vita. Infine lo sviluppo di nuove tecnologie ha permesso di creare virus modificati geneticamente da usare come vettori per nuovi tipi di vaccini e terapie geniche.
Nel raccontare il “volto umano” dei virus ho anche provato a ragionare su come queste scoperte ci insegnino a “relativizzare” molti concetti, nella scienza ma non solo. Dal rapporto tra virus e sistema immunitario fino alla ricerca – difficile ma necessaria – di un significato alla propria esistenza. Il tutto riflettendo sulla fortuna di una carriera andata oltre le più rosee aspettative, ed arrivando alla conclusione che la ricerca scientifica possa rappresentare uno dei valori più profondi ed universali della nostra vita.
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