A cura di: Eleonora Morini
INQUINAMENTO E MORTALITA’ PREMATURA: LE CITTA’ DEL NORD ITALIA HANNO UN TRISTE PRIMATO
Autore: S. Khomenko et allI ricercatori hanno correlato i dati dell’inquinamento atmosferico di PM2.5 e NO2 alla mortalità prematura dei residenti adulti (età ≥20 anni) di 969 città e 47 metropoli europee nel 2015, per un totale di più di 168 milioni individui, rappresentativi di un terzo di tutta la popolazione delle 31 Nazioni studiate.
In primis é emerso che l’84% della popolazione è stata esposta a livelli di PM2.5 superiori a quelli consigliati dall’OMS ed il 9% a livelli superiori di NO2.
Riducendone le concentrazioni sotto la soglia consigliata si potrebbero evitare ogni anno più di 51.000 morti premature per PM2.5 e 900 per NO2. Le vite salvate salirebbero rispettivamente a 125mila e 80mila l’anno se tali inquinanti fossero mantenuti a livelli ancora inferiori, corrispondenti a quelli più bassi registrati nel 2015.
Sono state stilate due classifiche, una per le città con la più alta mortalità per PM2.5 e l’altra per le città con la più alta mortalità per NO2. L’onere della più alta mortalità per PM2,5 spetta alle città della pianura padana: Brescia è prima; Bergamo seconda e Vicenza quarta. Per capire l’entità della problematica basti pensare che se il PM2.5 in queste città fosse sotto la soglia indicata dall’OMS si potrebbero evitare l’11% di tutte le morti premature prevenibili annualmente e si arriverebbe al 15% per ulteriori riduzioni di particolato atmosferico.
Per il NO2 i dati peggiori sono quelli di Madrid, ma al terzo posto troviamo Torino, e al quinto Milano. Le morti evitabili in queste metropoli sarebbero intorno al 5% se livelli di NO2 fossero quelli indicati dall’OMS o ancora più bassi.
Le città con la minore mortalità riconducibile agli inquinanti atmosferici studiate sono quelle del Nord Europa (Norvegia, Finlandia, Svezia, Irlanda).
Questo studio non solo ha fornito per la prima volta dati sulla mortalità stimata per singole città, strumento utile per indirizzare adeguate politiche atte a pianificare i trasporti e promuovere la vivibilità nelle città europee. Ma, soprattutto, ha dimostrato che non c’è una soglia minima di sicurezza, ma semplicemente che meno inquinamento c’è e meglio è!
Premature mortality due to air pollutiom in European cities:
a health impact assessment,
S. Khomenko et all, Lancet Planet Health, gennaio 2021.
doi.org/10.1016/S2542-5196(20)30272-2
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