A cura di: Vincenzo Trischitta
La dieta mediterranea fa bene ma….i poveri non possono permettersela.
Autore: Estruch R et al. - Bonaccio M et al.Il primo studio, pubblicato sul New England Journal of Medicine, è stato eseguito su 7447 Spagnoli ad alto rischio cardiovascolare seguiti per quasi 5 anni, registrando il numero di infarti, ictus o morti per cause cardiovascolari. Un terzo dei soggetti (il gruppo di controllo) seguiva una dieta standard (che trovandoci in Spagna era, comunque, di tipo mediterraneo) con il solo suggerimento di ridurre i grassi nella dieta. Ad altri due gruppi era consigliata una tipica dieta mediterranea arricchita con abbondanza di olio d’oliva o, alternativamente, di frutta secca. Alla fine dello studio, i due gruppi con dieta mediterranea “supplementata” mostravano una riduzione di circa il 30% di gravi eventi cardiovascolari, sottolineandone il ruolo protettivo. Diciamo che il dato, grazie a precedenti osservazioni meno complesse ed eleganti, era già noto ma certo la sua conferma in uno studio così ampio e articolato non è cosa di poco conto.
Il secondo studio, del British Medical Journal Open, eseguito su 13262 Molisani, dimostra che a mano a mano che il reddito individuale peggiora, si osserva una più bassa aderenza alla dieta mediterranea ed una più alta prevalenza di obesità. Ci siamo finalmente adeguati agli Stati Uniti d’America, dove Neri, Ispano-Americani e poveri in generale, mangiano peggio e sono maggiormente obesi!! Gli autori, e noi con loro, si chiedono se discriminazioni sociali come queste non meriterebbero la giusta attenzione per una politica della salute pubblica che permetta l’accesso di cibo più sano (e oggi, purtroppo, anche più costoso) a tutta la popolazione per prevenire molte malattie croniche e ottenere la conseguente riduzione di costi sanitari.
Prymary prevention of cardiovascular disease with a Mediterranean diet.
Estruch R et al.
New England Journal of Medicine, 2013.
Low income is associated with poor adherence to a Mediterranean diet and higher prevalence of obesity: cross-sectional resulsts from the Moli-sani study.
Bonaccio M et al.
British Medical Journal Open, 2012.
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