A cura di: Eleonora Morini
La felicita' puo' influenzare la mortalita'?
Autore: Liu BLo studio “UK Million Women Study”, ha coinvolto più di 700.000 donne inglesi, con età media di 59 anni, seguite per 10 anni.
All’inizio dello studio, e poi ogni 3-4 anni le partecipanti hanno risposto a specifici questionari riguardanti il grado di stress e di felicità e lo stato di salute. I ricercatori inoltre hanno avuto accesso ai registri ospedalieri per ricavare notizie circa ricoveri o decessi. Al termine dello studio gli autori hanno registrato circa 30.000 decessi e li hanno messi in relazione con il grado di felicità o infelicità dichiarato dalle donne ed è emerso che le donne che si dichiaravano infelici avevano un aumento del rischio di mortalità del 30%.
Quando però, in analisi statistiche più accurate, veniva pesato anche il ruolo dello stato di salute, della terapia assunta e delle abitudini di vita, l’eccesso di mortalità delle donne infelici veniva annullato e ciò era vero sia per la mortalità generale sia per quella cardiovascolare, sia per quella da cause neoplastiche.
Gli autori concludono affermando che la felicità dipende dallo stato di salute e non al contrario. E’ infatti la presenza di malattie che condiziona il rischio di mortalità e la felicità di una persona e non viceversa.
Questo studio dimostra ancora una volta come, se non si tiene conto in modo adeguato di tutti i possibili effetti interferenti che possono alterare il rapporto di causa-effetto all’interno di un fenomeno biologico, si rischia di arrivare a conclusioni epidemiologiche false.
Does happiness itself directly affect mortality?
The prospective UK Million Women Study, Liu B,
“The Lancet”, febbraio 2016
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