A cura di: Eleonora Morini
La pandemia dell’inattività fisica
Autore: Hallal PC and al - Lee IM et al - Heath GW et alAnalizzando circa 100 Paesi, emerge che il 30% della popolazione adulta mondiale e l’80% degli adolescenti, non raggiunge i livelli minimi di attività fisica raccomandata. La sedentarietà aumenta con l’età, con il reddito e riguarda più le donne che gli uomini. Questo si traduce in un incremento di morbilità (rischio di contrarre malattie) e mortalità. Si stima che la sedentarietà causa il 6-10% di tutte le morti dovute alle maggiori malattie non trasmissibili (tumori del colon e del seno, diabete mellito e malattie cardiovascolari) nel mondo e che riducendola del 10%, si potrebbero evitare 533.000 decessi ogni anno. Ma parlare di attività fisica solo associandola a specifiche malattie è un grave errore. Essa, infatti, è stata definita come “un farmaco miracoloso”, perché apporta benefici generali ad ogni parte del nostro corpo ed anche alla mente migliorando, in ultima analisi, la qualità della vita, oltre che la durata.
Ciò nonostante la sedentarietà è un tema trascurato dalle politiche di prevenzione e di intervento in tutto il mondo, mentre andrebbero implementate strategie di promozione dell’attività fisica tramite un approccio comprendente sia il sistema sanitario che politiche sociali e ambientali. Ovvero si dovrebbe potenziare l’educazione fisica nelle scuole e nel dopo-scuola, aumentare le infrastrutture sportive e facilitarne l’accesso (costi ridotti e semplicità di raggiungimento), creare percorsi ciclabili e pedonali, utilizzare i mass media per divulgare i benefici di uno stile di vita attivo e promuovere iniziative sportive. E' solo tramite un impegno integrato che si può ottenere un cambiamento di attitudine, tale da permettere la diffusione dell'attività fisica, rendendola parte integrante della vita delle persone.
Global physical activity levels: surveillance progress, pitfalls and prospects, Hallal PC et al, “The Lancet”, luglio 2012
Effect of physical inactivity on major non-communicable diseases in worldwide: an analysis of burden and life expectancy, Lee IM et al, “The Lancet”, luglio 2012
Evidence-based intervention in physical activity :lessons from around the world, Heath GW et al, “The Lancet”, luglio 2012
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