A cura di: Eleonora Morini
Lavorare troppo fa male!
Autore: Kivimaki MDopo un’accurata ricerca tra tutti i lavori fino ad ora pubblicati sull’argomento, gli autori ne hanno selezionato 25, che riguardavano più di 600.000 persone provenienti da Europa, Stati Uniti, Israele e Australia, seguite in media per otto anni. Dall’analisi complessiva dei dati è emerso un aumento del rischio del 13% di eventi coronarici nelle persone che lavorano 55 ore o più a settimana, rispetto alle canoniche 35-40. Per quanto riguarda l’ictus il rischio aumentava gradualmente con l’aumentare del numero di ore di lavoro: era infatti aumentato del 10% per chi lavorava 41-48 ore a settimana, del 27% per chi ne lavorava 49-54 e del 33% per chi supera le 55 ore a settimana. Gli autori hanno escluso, con opportune metodiche statistiche, che l’aumento di rischio osservato riconoscesse come concausa altri fattore di rischio come età, sesso, area geografica o condizioni economiche.
Anche se i meccanismi biologici che possano spiegare il rapporto di causa-effetto tra ore di lavoro e ictus non sono noti, gli autori suggeriscono che possono contribuire alcune abitudini di vita tipiche degli stakanovisti del lavoro, come l'inattività fisica e l'elevato consumo di alcol di cui a suo tempo abbiamo già parlato (http://www.fivehundredwords.it/ultimissime/it-gli-stakanovisti-sono-a-maggior-rischio-di-eccedere-con-gli-alcolici). Inoltre potrebbero entrare in gioco alterazioni d’importanti vie biologiche ripetutamente attivate dalla continua esposizione allo stress, che tra l’altro, potrebbe condizionare la mancata percezione di sintomi premonitori e quindi l’accesso tardivo in ospedale.
Anche se esistono leggi che lo regolamentano, non sempre il numero delle ore di lavoro viene rispettato, soprattutto in questo periodo di crisi. Alla luce di questi dati, diventa quindi importante che gli stakanovisti del lavoro, il cui rischio di ictus è notevolmente aumentato, controllino attentamente tutti gli altri fattori di rischio cardiovascolare come fumo, inattività fisica, obesità, etc.
Long working hours and risk of coronary heart disease and stroke:
a systematic review and meta-analysis of published and unpublished data
for 603838 individuals, Kivimaki M
“The Lancet”, Agosto 2015
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