A cura di: Eleonora Morini
LE 10 REGOLE D’ORO PER GARANTIRE LA SALUTE AL NOSTRO SISTEMA CARDIOCIRCOLATORIO: LE NUOVE LINEE GUIDA AMERICANE
Autore: Donna K. Arnett et alLa novità di queste linee guida è che sono rivolte, non solo ai sanitari, ma anche ai “non addetti ai lavori”, grazie ad un sintetico decalogodi facile comprensione, riferito agli adulti di età compresa tra 40 e 75 anni, qui di seguito riportato:
- Promuovere uno stile di vita sano per tutta la vita.
- Capire lo strato sociale dello specifico paziente e le sue limitazioni nel mettere in pratica i consigli forniti (accesso a cibi sani, palestre, reperibilità dei farmaci, etc.) e quindi adeguarli.
- Valutare il rischio CV, tramite apposite carte di rischio, in tutti gli adulti tra 40 e 75 anni, prima di iniziare specifiche terapie (statine per l’ipercolesterolemia, anti-ipertensivi, etc.)
- Consigliare una dieta sana, come quella Mediterranea, basata sul consumo di verdura, frutta, cereali integrali, proteine vegetali o animali magre, riducendo l'assunzione di grassi saturi, carni lavorate, carboidrati raffinati e bevande zuccherate. Se presente un eccesso ponderale indirizzare a consulenti specializzati (nutrizionista, etc.) per la riduzione del peso corporeo.
- Promuovere l’attività fisica moderata per almeno 150 minuti la settimana.
- Nei diabetici incoraggiare ancora più fortemente il cambiamento dello stile di vita, associando farmaci ipoglicemizzzati che hanno dimostrato di ridurre anche il rischio CV
- Favorire i programmi di cessazione del fumo
- Valutare per ogni paziente l’uso della cardioaspirina: non più consigliabile a tutti, indiscriminatamente (per esempio, da non somministrare in prevenzione primaria nei soggetti oltre i 70 anni).
- Nei pazienti ipercolesterolemici, impostare terapia con statine in base al quadro lipidico e al grado di rischio CV del singolo paziente (da ciò dipende l’intensità del trattamento)
- Impostare terapia anti-ipertensiva in base ai valori pressori e al grado di rischio CV del singolo paziente
Gli autori enfatizzano in fine la necessità di centrare l’attenzione sul paziente e l’utilità indiscutibile di un team multidisciplinare per attuare realmente la prevenzione delle malattie CV, che se fatta adeguatamente, le ridurrebbe dell’80%...e sarebbe proprio un bel risultato!
Donna K. Arnett et al, 2019 ACC/AHA Guideline on the Primary Prevention
of Cardiovascular Disease
A Report of the American College of Cardiology/American Heart Association Task Force on
Clinical Practice Guidelines, marzo 2019, Journal of the American College of Cardiology
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