A cura di: Eleonora Morini
PIU’ PASSI FAI PIU’ VIVI
Autore: Saint-Maurice P.F. et all,A circa 5000 americani, con più di 40 anni (età media 58 anni), è stato dato un contapassi che registrava il numero di passi e la loro intensità. I partecipanti lo hanno indossato in media 5 giorni su 7, per 14 ore al giorno, dal 2003 al 2006. Fino a dicembre 2015 è stato monitorato il loro stato di salute, registrando la presenza di altri fattori di rischio (fumo, abuso di alcool, indice di massa corporea, insorgenza di malattie croniche come diabete, tumori, etc.) ed i decessi.
Il numero di passi effettuati giornalmente e la loro intensità, sono stati quindi correlati con la mortalità, dopo aver escluso i fattori di rischio su menzionati. E’ emerso che:
- La mortalità per tutte le cause si riduceva all’aumentare dei passi: la mortalità annuale passava da 77 decessi ogni 1000 persone tra chi aveva fatto meno di 4000 passi al giorno fino ad arrivare a 5 decessi ogni 1000 persone per chi ne aveva effettuati almeno 12 000 al giorno.
- Prendendo come riferimento il gruppo di persone che aveva camminato meno (fino a 4000 passi/giorno), chi ne aveva fatti 8000/giorno aveva una riduzione del rischio di mortalità per ogni causa, del 51%, mentre nei più attivi (più di 12 000 passi/giorno), il rischio si riduceva del 65%. I dati erano simili per la mortalità cardiovascolare e quella per tumore.
- L’intensità della camminata non è risultata associata ad una riduzione del rischio di mortalità.
Questo studio, grazie ad un designo solido, conferma il beneficio dell’esercizio fisico sulla salute nella popolazione generale: aumentando il numero di passi al giorno si riduce il rischio di mortalità generale. Beneficio che tra l’altro non è legato all’intensità della camminata, quindi, anche la semplice camminata, addirittura sul posto, purché protratta, fa bene. INSOMMA, NON ABBIAMO PROPRIO PIU’ SCUSE, METTIAMOCI A CAMMINARE!
Association of Daily Step Count and Step Intensity
With Mortality Among US Adults,
Saint-Maurice P.F. et al,
JAMA, marzo 2020;
DOI: 10.1001/jama.2020.1382
Torna alla lista
Le immagini a corredo degli articoli riprodotti su fivehundredwords.it provengono da ricerche effettuate su Google Image