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A cura di: Eleonora Morini

Resoconto dei primi 9 mesi di epidemia da virus Ebola nell’Africa Occidentale

A dicembre 2013 è stato segnalato il primo caso di Ebola in Guinea, successivamente l’epidemia si è propagata in Sierra Leone, Liberia e Nigeria. Sono stati analizzati tutti i dati provenienti dai registri di sorveglianza di questi Paesi, forniti dal WHO ed è emerso che:

1. Da dicembre 2013 a settembre 2014 si sono verificati 4507 casi di EBV, con un tasso di mortalità del 70% circa.
2. I sintomi più frequenti sono in realtà aspecifici e comprendono: febbre, astenia, riduzione dell’appetito, vomito, diarrea, dolori addominali e mal di testa. Mentre le emorragie inspiegabili ed i sintomi a queste riconducibili sono invece piuttosto rari, riguardano dal 6 al 18% dei pazienti.
3. Dopo la comparsa dei sintomi, l’ospedalizzazione avviene in media dopo 5 gg, troppi considerando che in questo periodo il virus può essere trasmesso.
4. Circa il 7% di tutte le infezioni ha riguardato il personale sanitario.
5. L’epidemia non è attualmente sotto controllo come dimostrato dal numero di nuovi casi che è stato stimato duplica in circa 20 giorni; si potrebbe arrivare quindi a circa 20.000 casi entro la fine dell’anno.

Gli autori concludono affermando che in questa occasione l’esplosività dell’epidemia, non dipende tanto dalla maggiore aggressività del virus, quanto dall’inadeguato controllo della sua diffusione. E’ fondamentale quindi, in attesa della realizzazione di vaccini o farmaci efficaci, attuare drastiche misure di controllo come predisporre rapide sepolture, isolare i malati, effettuare diagnosi più precoce, sterilizzare meglio gli ambienti sanitari. Fondamentali sono ovviamente anche gli aiuti internazionali per supportare la sanità già troppo fragile di Paesi estremamente poveri ed impoveriti ancor di più dalle guerre civili.

Ebola virus disease in West Africa-The first 9 months of the epidemic and forward projections
WHO Ebola Esponse Team,
The New England Journal of Medicine
ottobre 2014