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A cura di: Eleonora Morini

Statine ad attivita' fisica: cosa e' piu' efficace nel ridurre il rischio cardiovascolare?

Gli autori hanno ricercato tutti i lavori pubblicati fino a febbraio 2020 in cui si valutava l’effetto o dell’attività fisica o delle statine sulla rigidità delle arterie. Sono stati individuati 22 lavori per un totale di circa 1300 pazienti. Come è atteso, all’aumentare della intensità dell’attività fisica e del dosaggio delle diverse statine si assisteva ad una maggiore riduzione della rigidità arteriosa.

Quando si utilizzava la network meta-analysis per confrontare l’effetto di un’attività fisica moderata o intensa, con un dosaggio basso, moderato o elevato di statine, è emerso che una attività fisica intensa (ovvero quella attività fisica che per quantità, durata e intensità provoca aumento della respirazione e del battito cardiaco o abbondante sudorazione, come correre, pedalare velocemente, etc.) è tanto efficace, nel ridurre la rigidità arteriosa, quanto una dose moderata di statine.

Questo studio, oltre a confermare il noto effetto protettivo di statine ed attività fisica sulla rigidità vascolare e quindi sul sistema cardiocircolatorio, per la prima volta ha confrontato il beneficio apportato da entrambi i trattamenti e, forse inaspettatamente, è emerso che l’attività fisica intensa è equiparabile ad un farmaco! Quindi, quando noi medici proponiamo una terapia per ridurre il rischio cardiovascolare, ricordiamoci di annoverare, tra le opzioni terapeutiche, anche l'esercizio fisico ad alta intensità, oltre alle statine: la scelta andrebbe discussa col paziente valutando i benefici e gli effetti collaterali di entrambe le scelte.

Comparative effect of physical exercise versus statins on improving arterial stiffness in
patients with high cardiometabolic risk: A network meta-analysis,
Cavero-Redondo I. et al,
Plos Medicine, febbraio 2021;
doi.org/10.1371/journal.pmed.1003543