A cura di: Eleonora Morini
Ulteriore evidenza contro l'uso dell’anti-epilettico valproato in gravidanza. Ma attenzione anche alle donne in età fertile
Autore: Christensen J et alLo studio è stato condotto in Danimarca ed ha incluso più di 900.00 bambini nati tra il 1977 ed il 2011. Le informazioni circa l’esposizione prenatale ai farmaci antiepilettici, compreso il valproato, è stata ottenuta dal “Registro nazionale sulla prescrizione dei farmaci”, mentre i bambini affetti da ADHD sono stati identificati tramite il “Registro nazionale delle malattie psichiatriche” o vi si è risaliti, tramite la prescrizione di farmaci usati per curare la ADHD. I bambini sono stati seguiti dalla nascita fino al giorno della diagnosi di ADHD, oppure, il monitoraggio è terminato a dicembre 2015 o nel momento del decesso, se avvenuto prima di questa data.
E’ emerso che i bambini nati da donne che avevano usato il valproato in gravidanza, avevano il 50% in più di probabilità di sviluppare ADHD rispetto a quelli non esposti, mentre per gli altri farmaci anti-epilettici non è stata riscontrata nessuna associazione. Lo studio dimostra, quindi, un’associazione tra l’uso di valproato in gravidanza e diagnosi di ADHD nei nascituri, anche se, come per tutti gli studi epidemiologici osservazionali, non si può dimostrare con certezza un rapporto di causa/effetto. Per affrontare questo aspetto sarebbero necessari nuovi studi in cui si paragoni il rischio di ADHD in bambini di mamme non trattate e confrontato con quello di bambini di mamme trattate col valproato. Tuttavia, uno studio simile, viste le informazioni oggi disponibili sugli effetti del farmaco nell’aumentare il rischio di malformazioni congenite, non sarebbero eticamente accettabili.
Dobbiamo quindi accontentarci dei risultati di questo studio che, pur con le limitazioni del caso, è da considerarsi importante perché non solo conferma la controindicazione all’uso del valproato in gravidanza, ma la estende alle giovani donne in età fertile (e quindi a rischio di intraprendere una gravidanza), per le quali vanno preferiti altri principi attivi nella terapia dell’epilessia o altri disturbi neuropsicologici.
Association of prenatal exposure to valproate and other antiepileptic drugs with risk for attention-deficit/hyperactivity disorder in offspring, Christensen J et al, “JAMA Network open”, gennaio 2019
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