A cura di: Serena Pezzilli
VERSO IL TRAPIANTO DEI RICORDI..... A PASSO DI LUMACA!
Autore: Bédécarrats A. et alImmaginiamo di poter trasferire i nostri ricordi in un’altra persona, o metterli da parte per poi riprenderli quando ne abbiamo bisogno….si potrebbe pensare ad un film di fantascienza!
Eppure gli ultimi risultati ottenuti da David Glanzman, neurobiologo della California-Los Angeles, sembrerebbero dimostrare che questa ipotesi possa essere molto più che semplice fantascienza.
Il neurobiologo, infatti, afferma di aver trapiantato una forma molto basilare di ricordo tra due molluschi marini attraverso una semplice iniezione, trasferendo non cellule nervose, ma molecole di RNA (una molecola che trasporta l’informazione genetica).
Una rivelazione molto promettente, se si considera che in futuro potrebbe aprire le porte a nuovi approcci che permetteranno di recuperare quei ricordi persi a causa di condizioni patologiche, come ad esempio l’Alzheimer, oppure semplicemente ritardare il processo di perdita della memoria legato all’invecchiamento.
Nel lavoro, recentemente pubblicato sulla rivista scientifica eNeuro, i ricercatori hanno studiato le lumache di mare (Aplysia californica), che rappresentano un ottimo modello per gli studi sull'apprendimento, sottoponendole ad un stimolo ripetuto. L’obiettivo era quello di indurre nell’animale un riflesso di contrazione difensiva. Questo avrebbe permesso in seguito ad un secondo stimolo, di reagire con lo stesso meccanismo difensivo di contrazione per un tempo più lungo, dimostrando, al contrario dei molluschi non stimolati, di “ricordare” il trauma subito.
A quel punto, i ricercatori hanno estratto e trasferito L’RNA dalle lumache sensibilizzate in molluschi di controllo, che non avevano subito alcuna sollecitazione. Sorprendentemente, dopo il trapianto, questi animali hanno cominciato a comportarsi come quelli precedentemente trattati, come se “ricordassero” lo stimolo a cui erano stati sottoposti.
Se quindi, fino a qualche anno fa si pensava che la memoria a lungo termine fosse presente principalmente nelle connessioni o sinapsi dei neuroni, l'esperimento di Glanzman suggerisce, invece, che questa forma specifica di traccia mnemonica sia conservata nell' RNA, facendo ben sperare che questa molecola possa essere utilizzata in un futuro per modificare e trasferire i ricordi.
RNA from Trained Aplysia Can Induce an Epigenetic Engram
for Long-Term Sensitization in Untrained Aplysia.
Bédécarrats A. et al, eNeuro. Maggio 2018
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