Pubblicato il 17/12/18

Comunicazione su salute e scienza biomedica - La battaglia di Fort Alamo.

Certo accade più di qualche anno addietro, ma di salute e scienza biomedica si parla sempre troppo poco. E’ indispensabile che giornalisti, scienziati e divulgatori entrino in campo e si sporchino le braghette per giocare la partita contro gli atteggiamenti antiscientifici e la disinformazione sistematica. Ma attenti alle magliette che indossiamo altrimenti si rischia di confondere compagni e avversari e di fare…autogol! (vt)
Fa una certa impressione, l’acrimonia stizzita che si è scatenata dentro Il Fort Alamo in cui è rinchiusa la ridotta che si occupa di salute e comunicazione scientifica in generale. Fuori i cannoni di chi spara scemenze su vaccini coi metalli galleggianti, le patate OGM che sanno di pollo, insegna come coltivare campi di grano spruzzando magico cornoletame o sostituisce un antibiotico da 5 euro con acqua e zucchero (ed un bambino muore di otite), oltre ad altre mirabilia che trovano ospitalità anche su prestigiosi giornali nazionali, nell’apposito box per la par condicio con la scienza vera e nei pomeriggi televisivi affollati di commentatori che con la stessa faccia si esibiscono sui neutrini del Gran Sasso al lancinante mistero se Romina sia tornata con Al Bano.

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Autore/i

  • Gerardo D'Amico
    Laureato in Scienze Politiche, responsabile del settore Salute per Rainews24, conduce BastaLaSalute, settimanale di sanità e salute per la all-news della Rai. Membro onorario della Società Italiana di Pediatria, Premio Pace Aiom per il giornalismo scientifico. Autore di “La Salute in Tasca” edizioni Mursia.
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