Ascolto psicoanalitico ai tempi del coronavirus
L'approccio psicoanalitico rientra in una disciplina di tipo olistico, che si occupa della persona nella sua interezza, dunque non soltanto, ad esempio, dei sintomi che esprime, ma della personalità che li tiene insieme e del corpo che li veicola. Si tratta certo di materia complessa che rientra nella psicologia ma sempre più stabilisce legami con la biologia, le neuroscienze e non disdegna l’amicizia con la filosofia e l’antropologia.
Una delle anime meno conosciute della psicoanalisi è l'interesse per il sociale, a cominciare dalla istituzione del Policlinico Psicoanalitico di Berlino fondato nel 1920 dai più importanti psicoanalisti del tempo guidati da Freud, che forniva trattamenti gratuiti o con pagamenti simbolici alla popolazione gravemente traumatizzata nel dopoguerra. Istituzioni analoghe nei decenni successivi hanno grandemente contribuito allo sviluppo del pensiero psicoanalitico. E per arrivare ai nostri tempi, è questo lo spirito che anima i centri di consultazionee terapie psicoanalitiche, della Società Psicoanalitica Italiana (SPI; https://www.spiweb.it) che offrono al pubblico la possibilità, a costi molto contenuti, di una consultazione ed eventualmente di un trattamento psicoanalitico.
Ma, nell'ultimo mese, da quando è scoppiata l'emergenza sanitaria e sociale per la pandemia da coronavirus, si è reso evidente come le conseguenze sulla psiche delle persone richiedessero un intervento dedicato; è nata così l'iniziativa da parte della SPI, che ha coinvolto tutti i suoi Centri in Italia, di istituire un Servizio di ascolto e consulenza psicoanalitico (https://www.spiweb.it/wp-content/uploads/2020/04/riferimentocentri-percoronavirusultimo3aprile02.pdf) che offre la possibilità di colloqui gratuiti con uno psicoanalista (al telefono o sulle piattaforme a disposizione, nel rispetto della normativa privacy) per affrontare le difficoltà che si generano in questa condizione di vita così eccezionale: il disagio dell'isolamento sociale e del distanziamento spesso dai propri affetti, o all'opposto una condizione di vita claustrofobica, il timore del contagio, l'incertezza del futuro e l'instabilità lavorativa, la concomitanza di malattie pregresse sia fisiche che psichiche con le difficoltà di cura in questo periodo, e tanto altro. Tali difficoltà possono indurre risposte psichiche di varia natura, da reazioni ansiose, sintomi ossessivi o depressivi, disturbi del sonno e sintomi somatici fino ad angosce persecutorie ed alterazioni del rapporto con la realtà.
Circa trecento psicoanalisti in tutta Italia si sono disposti ad accogliere, con gli strumenti professionali di cui sono dotati, tali forme di sofferenza, connettendosi con i servizi psichiatrici pubblici ove necessario. Come vediamo nei numerosi contatti, oltre al sollievo che viene dal sentirsi accolti, spesso si trova anche un senso più profondo alle angosce del presente. Infatti, costatiamo come, anche in pochi colloqui, proprio la peculiarità del metodo psicoanalitico consente di fare nessi, creare legami tra la storia passata ed il presente, restituendo così alla persona il senso di quelle forti emozioni che all'inizio apparivano estranee ed incomprensibili e perciò fonte di angoscia. Parallelamente, questa breve percorso svolto insieme all'analista rimanda la consapevolezza di poter mettere in campo delle risorse, affrontando le difficoltà del presente con maggior senso di realtà.
Autore: Ornella Filograna
Ornella Filograna, medico psichiatra, psicoanalista appartenente alla Società Psicoanalitica Italiana (SPI), ha lavorato nei servizi psichiatrici pubblici fin dall'avvento della legge 180 che decretò la chiusura dei manicomi. Nel Centro di Psicoanalisi Romano (una delle sezioni locali della SPI) è referente per il Centro di Consultazione e Terapie Psicoanalitiche ed attualmente per il Servizio di ascolto e consulenza psicoanalitico.
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