Eugenetica. Conoscere la storia per non ripeterne gli errori

Nel 1885 Sir Francis Galton, cugino di Charles Darwin, introdusse il termine eugenetica come “lo studio delle politiche di controllo sociale che possono migliorare le qualità razziali delle generazioni future, sia fisicamente che mentalmente”. Galton considerava l’intelligenza, le virtù sociali, il successo come caratteristiche primariamente genetiche. Gli orrori dell'Inghilterra Vittoriana come l'alcolismo, la povertà, nonché il destino della razze imperiali a governare i popoli colonizzati, avevano ora una giustificazione biologica.

Adolf Hitler scrisse che la Germania doveva applicare i principi base della eugenetica per diventare forte: “la soppressione di bambini malati, deboli, deformi a Sparta è stata più decente ed in verità migliaia di volte più umana della miserevole follia dei giorni nostri, che protegge i soggetti più patologici a qualsiasi costo, e ciò nonostante toglie la vita - mediate la contraccezione o l'aborto - a centinaia di migliaia di bambini sani, solo per poi nutrire una razza di degenerati carichi di malattie. Le basi della eugenetica Hitleriana furono prese interamente da idee nate in America. In effetti, il concetto della razza superiore nordica nacque e si sviluppò negli Stati Uniti decadi prima di Hitler. Il Rettore della prestigiosa Università di Stanford, David Starr Jordan dichiarava nel 1902 che le condizioni umane come talento e povertà venivano trasmesse con il sangue. La Rockefeller Foundation finanziò gli studi eugenetici di Josef Mengele prima dell’arrivo ad Auschwitz. Il movimento eugenetico americano voleva eliminare dalla società Neri, Asiatici, Indiani, Ispanici, Ebrei, poveri e malati considerati geneticamente anomali. Nel famosissimo processo Carrie Buck vs. James Hendren Bell, del 1927, nel quale una donna con ritardo mentale, violentata nell'istituto dove era trattata fece causa all'istituzione, il giudice della corte suprema, Oliver Wendell Holmes scrisse nella sentenza di assoluzione: “E 'meglio per tutto il mondo, se, invece di attendere che figli degeneri e criminali vengano giustiziati o lasciati morire di fame per la loro imbecillità, la società eviti che coloro che sono manifestamente inadatti, continuino a procreare..”. E più avanti “tre generazioni di imbecilli sono sufficienti”! I Nazisti al Processo di Norimberga ricordarono ai giudici americani le parole di Holmes in propria difesa. In Germania, nel 1935 furono emanate LE LEGGI DI NORIMBERGA PER LA PROTEZIONE DEL SANGUE E DELL'ONORE TEDESCO. La legge proibiva contatti sessuali e matrimonio tra Tedeschi ed Ebrei, classificati sulla base della loro purezza giudaica. Per chiarire i casi dubbi, l’Ufficio del Reich per la discendenza consultava gli scienziati dell’Istituto di Antropologia, Genetica Umana ed Eugenetica. Entro il 1945 furono create oltre 200 corti di salute ereditaria e 400.000 persone subirono la sterilizzazione e 200.000 vennero soppresse mediante eutanasia. Tra le possibili cause di un tale trattamento anche la cecità, la sordità ereditaria, l’alcolismo, deformità fisica ereditarie o semplicemente l’essere figli di un Tedesco e di un Nero Africano.

Solo nel 1947 venne redatto a Norimberga, sulla base della documentazione disponibile ed utilizzata per l’omonimo processo, un codice di comportamento per la sperimentazione medica che rappresentò il primo baluardo contro l’uso dell’eugenetica nella pratica medica.

Autore: Antonio Pizzuti

Antonio Pizzuti  insegna Genetica Medica all’Università Sapienza di Roma. E’ appassionato di filosofia della scienza,  storia medievale e letteratura fantascientifica.

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