La medicina di genere: un appello!
Le conseguenze pratiche dell'attenzione alle differenze sessuali e di genere nella pratica clinica e di relazione di cura, com’è noto, non sono ancora conosciute e diffuse presso tutti i professionisti - medici e non - della sanità italiana.
Mentre reputo che le recenti rilevazioni e conoscenze acquisite nelle più diverse branche specialistiche possano davvero favorire la riduzione delle diseguaglianze e l'equità in sanità - sia per l'accesso alle cure , sia per la appropriatezza delle stesse - che, in altro modo, rischia di essere parola vuota.
Sono stata, con grande interesse, una dei revisori del testo della Proposta di Legge 3603 "Disposizioni per favorire l'applicazione e la diffusione della medicina di genere" depositata alla Camera il 12 febbraio 2016 a prima firmataria l'Onorevole Paola Boldrini con l'adesione di altri 34 tra Deputate e Deputati. Se interessati vedere il testo al link:
http://www.camera.it/_dati/leg17/lavori/stampati/pdf/17PDL0039230.pdf
La legge si presenta snella ed efficace, e definisce una serie d’indicazioni e vincoli che reputo possano favorire il radicamento dell'attenzione alle differenze sessuali e di genere nella cultura medica e della cura in senso generale. Effetto di grande interesse sia per noi sanitari che per i cittadini. E’ importante che la Legge sia discussa e approvata e ho ritenuto utile avviare un'azione di sostegno "dal basso" cui non siamo molto avvezzi, ma che sta diventando ormai pratica comune per iniziative legislative che rischiano (ahimè!) procedure burocratiche lunghe. Ho notizia certa, infatti, che il termine naturale della Legislatura in atto potrebbe costringere a rimandare ogni attenzione alla Legge, di uno o due anni, con la fatica di dover riprendere l'iter già intrapreso (ricordo che è già successo per altre due leggi ferme e mai concretizzate) e arrivare a compimento forse entro un lustro!
Ho quindi allestito una vera e propria petizione sul sito Change.org, con titolo un po' giornalistico, rivolta al Ministro della salute: "Vuoi sostenere anche tu la medicina di genere? Firma per il sostegno alla Legge 3603!" nella speranza che possa trovare interesse da parte di un numero consistente di professionisti sanitari, ordini professionali, associazioni, cittadini in generale. Firma anche tu sul sito
Autore: Valeria Manicardi
Valeria Manicardi, medico diabetologo, è Direttrice dell'Unità Internistica Multidisciplinare dell'Ospedale di Montecchio (RE) e coordinatrice della Rete Diabetologica Interaziendale di Reggio Emilia (AUSL e ASMN). E’ anche Coordinatrice Nazionale del Gruppo Donna dell'Associazione Medici Diabetologi (AMD) e ha coordinato gli studi sulle differenze di genere in diabetologia tratti dai dati degli Annali AMD 2011.
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