Solo un sano pragmatismo puo' salvare il SSN - 3. Il caso delle "nonne antidepressione" in Zimbabwe
In Zimbabwe per la “depressione” si usa il termine “kufungisisa” che significa “avere troppi pensieri”. Come molte altre realtà a basso sviluppo economico, lo Zimbabwe è povero di strutture e operatori sanitari e tale povertà risulta decisamente più accentuata nel caso delle patologie mentali (per circa 16,5 milioni di abitanti sono disponibili solamente 12 medici specializzati in psichiatria). Da oltre 10 anni, uno di questi psichiatri, Dixon Chibanda, ha avviato un progetto per superare le carenze del sistema sanitario e trovare soluzioni efficaci, ma a basso costo, per rispondere in modo adeguato al bisogno di assistenza indotto dalle malattie mentali più frequenti.
Tutto è iniziato nel 2006 quando una sua giovane paziente depressa si suicidò, non essendo stata in grado di sottoporsi a un trattamento già prenotato, perché non in possesso dei 15 dollari necessari per pagare il viaggio in autobus che doveva portarla all’ambulatorio in cui Chibanda operava.
L’idea di Chibanda è stata quella di costituire un sistema informale di terapisti utilizzando le donne anziane che rappresentano una risorsa estremamente affidabile presente in ogni comunità dello Zimbabwe e che sono meglio dotate per fornire assistenza essendo disposte ad ascoltare e aiutare le persone in carico a ricercare da sole le soluzioni dei loro problemi, diversamente da altri membri della comunità, più “dirigisti” e impositivi.
L’organizzazione creata da Chibanda (Friendship Bench o Panchina dell’Amicizia) ha formato a tutt’oggi centinaia di donne anziane al problem solving terapeutico, al role playing e all’attivazione comportamentale, tecniche che, in base a uno specifico trial i cui risultati sono riportati in un articolo pubblicato su JAMA nel 2016 (10.1001/jama.2016.19102), hanno mostrato di produrre i benefici attesi. Le sessioni terapeutiche vengono effettuate all’aperto su sedili di legno e durano un’ora la prima e 30’-45’ le successive (in media 5).
Fino a oggi, non si sono registrate situazioni di pericolo nel corso dei colloqui, nonostante in un numero consistente di casi sia stata verificata la presenza di ideazione suicidaria. Allo stato attuale, altri quattro Paesi africani stanno adottando il metodo Chibanda, mentre anche a New York c’è chi sta tentando di introdurre questo approccio innovativo al trattamento dei problemi mentali.
Le donne anziane ricevono un piccolo compenso per il lavoro che fanno e soprattutto per il tempo dedicato alla formazione, ma i costi di questo modello sono enormemente più bassi di quelli che attualmente vengono spesi nel mondo per trattare la depressione (3.000 miliardi di dollari) e di quelli, sconosciuti, indotti dalla distruzione di vite spesso molto giovani.
Nel 2016, in Italia,
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l’assistenza psichiatrica territoriale e ospedaliera e l’assistenza farmaceutica assicurate dal SSN sono costate complessivamente circa 4 miliardi di euro (non è dato di sapere a quanto ammonti la spesa sostenuta direttamente dai cittadini);
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il numero dei depressi si è aggirato sui 2,8 milioni (solamente 800 mila di questi sono passati attraverso i servizi psichiatrici);
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i suicidi sono stati quasi 4.000.
È il caso di chiedere più denaro per il SSN o si può tentare di mettere in pista le “nonne”?
Autore: Ubaldo Montaguti
Ubaldo Montaguti svolge attività di ricerca ed organizza incontri di studio e corsi di formazione sui servizi sanitari nell’ambito della Sezione di Sanità Pubblica e Management Sanitario dell’Accademia Nazionale di Medicina di cui è responsabile scientifico.
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