Aggiornamento obbligatorio dei medici: molti benefici e qualche rischio.
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Il progresso delle scienze biologiche e mediche, negli ultimi decenni, è stato il più rapido ed esteso di tutte le scienze. Si calcola che in dieci anni le conoscenze della biologia e delle medicina diventino obsolete al 50%: in parte errate, in parte incomplete. Pertanto il medico che ha studiato e si è specializzato negli anno ’80, se non si è aggiornato, oggi può contare sulla solidità dei principi generali (non tutti, ma molti) e sulla correttezza del 25% circa delle procedure diagnostiche e terapeutiche che ha imparato allora.
Autore/i
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Riccardo Vigneri
Riccardo Vigneri, Professore di Endocrinologia, past-president delle Società Italiana di Endocrinologia e di Diabetologia, svolge attività di ricerca su diabete, tiroide, tumori ormono-dipendenti. E' componente della Commissione Nazionale per la Formazione Continua in Medicina dal 2001.
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