Nutrizione e salute. Il ruolo del fosforo
La malattia cardiovascolare e le malattie a cui essa è correlata (diabete, obesità, dislipidemia ed ipertensione) rappresentano di gran lunga la prima causa di morte nel mondo occidentale. In gran parte ciò è dovuto ad uno stile di vita inadeguato. Prima di lasciare che l’esperto ci dica del ruolo del fosforo nel rischio cardiovascolare, ci concediamo un breve commento sui grandi studi epidemiologici. La nota odierna è tratta dal famoso studio di Framingham, che nel corso degli ultimi decenni ha prodotto un’enorme quantità di informazioni permettendo una migliore comprensione dei fattori di rischio cardiovascolare e, conseguentemente, un migliore trattamento. Negli Stati Uniti vi sono diversi altri grossi studi epidemiologici di grande rilevanza che hanno arricchito le nostre conoscenze. Così come ve ne sono nei paesi scandinavi (Svezia in testa) e nel Regno Unito; studi resi possibili dalla collaborazione delle forze migliori di quei paesi. C’è pochissimo, invece, in Italia nonostante la ricerca italiana in ambito cardiovascolare e metabolico sia fra le migliori al mondo. Ma, come in altri campi, non facciamo “sistema”. Lavoriamo molto bene in piccolo e da soli e poco o niente in collaborazione. I Ministeri competenti incentivano poco la costituzione di studi collaborativi di interesse nazionale e, con rare eccezioni, le Società Scientifiche sono, incomprensibilmente, distratte da impegni di altra natura. E poi, mancano i fondi, come per qualunque tipo di ricerca in Italia. Se ci è permessa una benevola provocazione, possiamo sperare che una piccolissima percentuale - anche quasi solo simbolica - dei soldi risparmiati grazie alla “spending review” sulla sanità, sia re-investita in ricerca biomedica? Sarebbe un segnale di attenzione verso il nostro mondo. (vt)
Nell’immaginario collettivo i cibi ricchi in fosforo danno forza e intelligenza. Un’indagine epidemiologica fatta a Framingham - la cittadina del Massachussets nella quale negli anni 60 vennero raccolte le prime solide prove su larga scala del rischio cardiovascolare di fumo, ipertensione ed ipercolesterolemia - mostra che una concentrazione di fosforo nel sangue relativamente alta (pur se ancora nella norma) comporta un aumento di circa il 50% del rischio di infarto, ictus e altre malattie cardiovascolari. Questa rilevazione è stata confermata anche nei paesi scandinavi.
Autore/i
-
Carmine Zoccali
Carmine Zoccali è Direttore del Dipartimento di Nefro-Urologia e Trapianto di Rene degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria e Responsabile dell’Unità CNR “Epidemiologia Clinica della Malattie Renali e dell’Ipertensione Arteriosa”. E’ Editor in Chief di Nephrology Dialysis and Transplantation. Dal 2003 al 2009 è stato Chairman dell’European Registry of Dialysis and Transplantation dell’European Renal Association (ERA-EDTA) e nel 2007-2009 ha ricoperto la carica di Presidente della Società Italiana di Nefrologia.
Letture consigliate
Recentemente
CIBI ULTRA-PROCESSATI E RISCHIO DI CANCRO: UNA NUOVA PERICOLOSA RELAZIONE
Pubblicato il: 15/10/2024
UNA BREVE ATTIVITA' FISICA INTENSA, RIDUCE IL RISCHIO DI MORTE DEI PAZIENTI CON ALZHEIMER
Pubblicato il: 16/02/2024
Incidenti nucleari e salute pubblica
Pubblicato il: 21/10/2024
Le polveri sottili condizionano negativamente la nostra aspettativa di vita.
Pubblicato il: 08/07/2024
Le immagini a corredo degli articoli riprodotti su fivehundredwords.it provengono da ricerche effettuate su Google Image