Pubblicato il 14/04/14

Venghino signori, venghino

E' vero, ci ripetiamo ma non se ne può fare a meno. Ancora una nota sul rischio che l’imbonitore di turno riesca ad infilarsi nelle pieghe delle richieste inevase di salute e benessere, propinando rimedi costosi, inutili e spesso pure dannosi. Si sente ormai di tutto; l'ultima in ordine di tempo è che il vaccino trivalente contro morbillo, parotite e rosolia possa causare l’autismo. E una volta che parte la notizia, sembrano non bastare le parole tranquillizzanti della OMS. Per fortuna, alcuni si muovono contro questa deriva e tra questi "Sense about Science", un'organizzazione londinese che cerca di aiutare la popolazione generale a comprendere il significato delle prove scientifiche e a sgamare gli impostori. (vt)
Non è credulità. È disperazione. Alternativamente, le persone di buon senso non crederebbero alle pozioni magiche smerciate come prodigiosi rimedi. Quando le cure convenzionali non sono efficaci, si spera in qualsiasi cosa e chi soffre rinuncia alla razionalità. E allora ci si chiede "…perché non provare rimedi alternativi? Cos'ho da perdere?". E’ ormai esperienza comune che tramite Internet si pubblicizzino terapie non sperimentate come fossero trattamenti miracolosi. Se ci si casca, s’intraprendono cure non avallate dalla medicina ufficiale che, pur se mancano dati epidemiologici rigorosi, il più delle volte saranno deludenti, quando non dannose, oltre che molto costose. Ecco perché enti e società scientifiche iniziano, finalmente, a sentire la responsabilità di proteggere il cittadino.Ed è per questo che nasce "Sense about Science", un ente di beneficienza londinese, che lavora con scienziati e specialisti che tra i suoi fini ha quello di spiegare ai non addetti ai lavori il valore intrinseco delle prove scientifiche.

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Autore/i

  • Paola Tarro

    Paola Tarro è laureata in Farmacia e specialista in Farmacia Ospedaliera e Territoriale. Partecipa ad un progetto di farmacovigilanza presso il PO San Giovanni di Dio e Sant’Isidoro di Giarre (CT), occupandosi della segnalazione di sospette reazioni avverse a farmaci.

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