E adesso che mi sono vaccinato?!
Introduzione
Cosa sappiamo o stiamo imparando sui vaccini, a mano a mano che aumenta il numero dei vaccinati e i dati diventano sempre più robusti? Tre i punti più importanti:
- I vaccini sono efficaci nel prevenire il COVID-19 (soprattutto nelle forme gravi) e le morti causate dalla malattia. I dati a disposizione indicano che i vaccini attualmente disponibili sono molto efficaci contro alcune delle varianti del virus che nel frattempo si sono manifestate ma un po' meno verso altre. Le conoscenze sono in evoluzione come lo sono le varianti.
- I dati che si stanno accumulando, suggeriscono fortemente che i soggetti vaccinati non sono contagiosi o lo sono in maniera molto ridotta.
- Non sappiamo ancora quanto duri l’effetto dei vaccini.
E cosa cambia per i vaccinati?
Innanzitutto, è bene precisare che si è vaccinati solo dopo che sono passate due settimane dall’unica dose di Johnson & Johnson o dalla seconda dose di Pfizer, Moderna e AstraZeneca.
Se si è completamente vaccinati:
- Ci si può ritrovare al chiuso (case o altri ambienti privati) con persone vaccinate di qualunque età senza dover indossare la mascherina e senza necessità di distanziamento fisico.
- Lo stesso con persone non vaccinate, purché appartenenti ad un unico nucleo familiare ma solo se a quel nucleo non appartengono (anche se non presenti in quel momento) individui ad elevato rischio di avere forme gravi di COVID-19 (vedi sotto).
- Se si è stati in contatto con individui affetti da COVID-19 non c’è bisogno di andare in quarantena o di effettuare tamponi diagnostici, tranne che non si presenti sintomatologia ascrivibile al COVID-19. Questa raccomandazione non vale per gli individui che vivono in comunità (istituti religiosi, case-famiglia, penitenziari, etc.) che, se entrano in contatto con pazienti COVID-19, devono seguire la regolare procedura della quarantena/test diagnostici anche se già vaccinati.Ma anche se si è completamente vaccinati resta fortemente sconsigliato
- Effettuare visite al chiuso a gente che ha un alto rischio di contrarre una forma grave di COVID-19 (quali età avanzata, qualunque patologia oncologica, malattie cardiovascolari, ipertensione arteriosa, demenza, diabete, malattie croniche respiratorie, dislipidemie). In questo caso, l’uso della mascherina e una distanza di almeno 1.5 mt è fortemente consigliato.
- Partecipare a riunioni in luoghi chiusi e poco ventilati (anche in questi casi sono fortemente consigliati mascherina e distanziamento).
- Partecipare a riunioni eventi di dimensioni medie e, ancora di più, elevate dove il distanziamento è impossibile.
- Viaggiare in mezzi pubblici (bus, treni, aerei, etc.) senza indossare la mascherina per la durata di tutto il tragitto e senza lavarsi/disinfettarsi spesso le mani (prima durante e dopo il viaggio).
Infine, nel caso di sintomi compatibili con la diagnosi di COVID-19 i soggetti pur se completamente vaccinati devono isolarsi, contattare il medico ed eseguire il tampone.
Insomma, vaccinarsi è molto utile per sé e per gli altri ma…non si diventa Superman e conviene continuare ad utilizzare il buon senso!
Autore: Vincenzo Trischitta
Vincenzo Trischitta insegna Endocrinologia all’Università Sapienza di Roma e dirige un gruppo di ricerca sulla genetica e l’epidemiologia del diabete e delle sue complicanze cardiovascolari presso l’Istituto Scientifico Casa Sollievo della Sofferenza tra Roma e San Giovanni Rotondo. E’ tra i fondatori, nel 2019, del Patto Trasversale per la Scienza. Attribuisce agli scienziati il dovere della divulgazione e della informazione per una società più consapevole e più libera.
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